Florim e Ospedale di Sassuolo, con il supporto di Nativa, hanno progettato e realizzato un sistema di misurazione dell’impatto sociale generato dal proprio Centro salute&formazione, in un’ottica di gestione dei risultati diretti ed indiretti.
“Le aziende generalmente non integrano nei propri processi decisionali la considerazione degli impatti sociali perché più difficili da comprendere e da misurare. Questo è quello che abbiamo provato a fare”. Così Gianandrea Spadoni e Marco Giambone, Evolution Guide di NATIVA, raccontano il progetto di misurazione dell’impatto sociale del Centro Florim salute&formazione, realizzato come NATIVA insieme a Florim e Ospedale di Sassuolo.
L’azienda di Sassuolo, guidata da Claudio Lucchese e che da oltre 60 anni produce superfici ceramiche per l’edilizia, l’architettura e l’interior design, da tempo si distingue per la generazione di valore non solo economico, ma anche ambientale e sociale, testimoniato anche dall’evoluzione in Società Benefit e dall’ottenimento della certificazione B Corp nel 2020.
E’ stata proprio l’attenzione verso il proprio impatto sociale a spingere Florim ad incontrare Ospedale di Sassuolo e a stringere una stretta collaborazione tra azienda industriale e struttura sanitaria. Una relazione che nel tempo si è consolidata fino alla realizzazione, nel 2014, del Centro Florim salute&formazione – primo centro in Italia certificato dall’American Heart Association all’interno di un’azienda privata. Seicento metri quadrati di spazi aziendali, nel cuore della sede principale di Florim, sono stati dedicati alla formazione di personale medico e paramedico anche grazie a un’avanzata tecnologia che permette di gestire degli umanoidi che riproducono le funzioni umane. Le attività del Centro sono gestite dall’Ospedale di Sassuolo (Modena) che organizza anche degli incontri su vari temi legati alla prevenzione e alla promozione della salute, aperti ai cittadini del territorio. Un progetto all’interno del quale si inserisce anche un’importante iniziativa di welfare che prevede per tutti i dipendenti Florim tariffe agevolate e tempi di attesa ridotti per prestazioni ambulatoriali in regime libero professionale.
Ma qual è il reale impatto dell’iniziativa? Riuscire a quantificare il valore generato è fondamentale per essere consapevoli dell’impatto totale dell’azienda e per continuare a lavorare per migliorarlo. Come Nativa abbiamo realizzato insieme a Florim e Ospedale di Sassuolo un progetto pilota per la misurazione dell’impatto sociale del Centro, creando un framework ad hoc.
Il progetto è stato sviluppato selezionando i corsi di riferimento e individuando e coinvolgendo gli stakeholder principali: Florim, la comunità, i corsisti, gli istruttori e i ricercatori. Insieme ad essi, attraverso un processo di co-creazione, è stato identificato un set di circa 15 indicatori, ciascuno associato a uno specifico topic, per misurare gli impatti diretti ed indiretti. Terminata la fase di progettazione dello strumento è iniziata la fase di raccolta dati: ogni indicatore è stato utilizzato come base per redigere due questionari, somministrati ad oggi a 128 persone, che hanno permesso di evincere la soddisfazione (>95% dei partecipanti) e l’aumento di conoscenza e prevenzione riguardo ai temi trattati a seguito dei corsi di formazione (>90%).
Il progetto ha dunque permesso di esplorare la tematica, spesso tralasciata, della misurazione di impatto sociale. Il framework sviluppato, basato sulla metodologia “Theory of Change” e standard internazionali riconosciuti a livello internazionale come IRIS+, Benefit Impact Assessment e SDG Action Manager, permetterà al Centro Florim salute&formazione di raccogliere, in modo indipendente nel corso degli anni, le informazioni necessarie per verificare se e come il Centro di eccellenza riesce a rispondere alle esigenze e bisogni dei propri beneficiari, garantendo intenzionalità e scalabilità dell’impatto positivo. Un punto di partenza fondamentale, in un’ottica di miglioramento continuo.