In che modo le imprese, grazie alla loro capacità di mobilitare persone, risorse e capitali, possono ridisegnare in positivo il concetto di città? Che cosa accadrebbe se da domani tutte le aziende di un ecosistema urbano diventassero Società Benefit, impegnandosi a generare valore per il territorio?
Sono queste le domande a cui vuole rispondere il progetto Un’Impresa Comune, nato dalla collaborazione tra l’Assessorato alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità del Comune di Roma e NATIVA.
L’iniziativa, presentata l’8 marzo in Campidoglio dall’Assessora Monica Lucarelli e dal co-founder di NATIVA Paolo Di Cesare, mira a coinvolgere il tessuto imprenditoriale della città e stimolarlo a generare un impatto positivo sul territorio, attraverso la trasformazione in Società Benefit.
Oggi infatti, nel territorio del Comune di Roma, ci sono 271 Società Benefit attive (il cui numero è cresciuto ad un tasso medio annuo del 66% dal 2018 ad oggi), ma anche altre 140.000 imprese – future potenziali Società Benefit – che rivestono un ruolo strategico per accelerare la transizione verso modelli economici rigenerativi. Un’impresa Comune prevede di coinvolgere innanzitutto altre 100 aziende, che saranno accompagnate nella trasformazione in Società Benefit, e che formeranno un case history per estendere successivamente l’iniziativa ad un numero più ampio possibile di imprese. Con un’ambizione: creare un nuovo ecosistema urbano, sinergico e impegnato a generare un impatto positivo sul territorio e sulle persone e, entro il 2030, rendere la città eterna la capitale mondiale delle Società Benefit. Perché nel XXI secolo non è possibile essere eterni e a prova di futuro senza essere anche sostenibili.
Le imprese rivestono un ruolo fondamentale nella promozione dello sviluppo sostenibile del territorio, sia dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. Attraverso pratiche aziendali responsabili e orientate all’ambiente, le imprese possono contribuire significativamente alla creazione di comunità più resilienti e all’attuazione di cambiamenti positivi. Investire in iniziative sostenibili non solo migliora la reputazione aziendale, ma svolge un ruolo cruciale nel preservare le risorse naturali, promuovendo la giustizia sociale e stimolando una crescita economica equa. Per questo abbiamo scelto di investire su questa sperimentazione supportando le imprese nella definizione di un nuovo modello di sviluppo
Monica Lucarelli, Assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale
Se ci proiettiamo nella Roma del 2030, l’ambizione è che essere una Società Benefit venga considerato normale, scontato. Il nostro impegno sarà quello di far crescere un intero ecosistema Benefit, attivando diverse leve che porteranno anche a un effetto di emulazione. Identificare una finalità comune per la città di Roma e per i singoli quartieri per andare incontro a sfide sociali e ambientali dei territori e delle comunità, creare gruppi di collaborazione, coinvolgere reti associative locali, creare canali divulgativi dell’esperienza Benefit: sono solo alcuni esempi del lavoro che ci attende
Paolo Di Cesare, co-founder di NATIVA
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