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G20 a Rio: la società civile protagonista del futuro sostenibile


ll G20, tenutosi a Rio de Janeiro sotto la presidenza del Brasile, passerà alla storia non solo per il contesto politico ed economico in cui si è svolto, ma anche per aver incluso ufficialmente la società civile nel processo di discussione e decisione. Denominato G20 Social, l’evento si è svolto nei giorni precedenti al Vertice dei Leader e ha garantito la partecipazione attiva di organizzazioni non governative, movimenti popolari e aziende, promuovendo un dialogo costruttivo sulle sfide globali.

Nella città di Rio de Janeiro, già scenario dello storico ECO-92, la presidenza brasiliana del G20 ha inviato un messaggio chiaro: non costruiremo un futuro equo e sostenibile senza ascoltare tutti gli attori coinvolti. La raccomandazione è che questo modello venga mantenuto nei futuri vertici, ispirando una maggiore integrazione della società civile nelle discussioni internazionali.

Il Brasile ha anche celebrato una vittoria diplomatica con l’approvazione unanime del documento finale del G20. Le 20 maggiori economie mondiali, che insieme rappresentano l’80% delle risorse, l’80% delle emissioni e il 75% dei rifiuti prodotti, hanno firmato una dichiarazione finale con una serie di impegni:

    • la creazione dell’Alleanza Globale contro la Fame e la Povertà, che sarà coordinata dalla FAO a Roma
    • il sostegno alla tassazione dei super-ricchi, inclusa per la prima volta nel comunicato finale del Vertice G20. Una tassa del 2% sui grandi patrimoni potrebbe generare oltre 250 miliardi di dollari all’anno e finanziare così iniziative sociali e ambientali per affrontare la crisi climatica;
  • l’impegno a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare triplicare la capacità globale di energie rinnovabili e raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030.

Con la COP29 attualmente in corso a Baku e la prossima COP30 ospitata in Brasile, è essenziale discutere di finanza climatica e costruire un’agenda climatica robusta in linea con le richieste sociali.

NATIVA ha avuto l’onore di contribuire attivamente alle discussioni del G20 Social: come membri di Greennova, l’International Business Hub, abbiamo partecipato al panel internazionale dedicato al tema ESG, discutendo come le imprese possano impegnarsi ad accelerare la transizione verso paradigmi economici più rigenerativi. Eravamo inoltre presenti all’evento Global Citizen, accanto a importanti leader globali come Marina Silva, Ministro brasiliano per l’Ambiente e il Cambiamento Climatico, Ursula Von Der Leyen, Presidente della Commissione Europea, Cyril Ramaphosa, Presidente della Repubblica del Sudafrica, e Sônia Guajajara, Ministro brasiliano per i Popoli Indigeni, per dibattere sulle modalità di collaborazione internazionale e affrontare la crisi climatica.

Inoltre, NATIVA, come membro della G20 Coalition for Impact, ha avanzato raccomandazioni strutturate per affrontare la policrisi generata da disuguaglianza e crisi climatica. Queste proposte, focalizzate sulla transizione verso un modello economico inclusivo e rigenerativo, sono state riassunte in una lettera ufficiale consegnata allo Sherpa del Brasile al G20. Tra le raccomandazioni della coalizione la creazione di uno status giuridico per le Società Benefit in Brasile per promuovere un modello di business orientato a generare, oltre al profitto, un impatto ambientale e sociale positivo.

Scopri il documento qui.

Il G20 in Brasile è stato un punto di svolta per connettere tra loro tra governi, aziende e società civile, dimostrando che il cammino verso un futuro sostenibile e inclusivo sarà possibile solo con collaborazione ed engagement collettivo, anche se sarà necessario fissare obiettivi più ambiziosi per affrontare le sfide esponenziali che stiamo vivendo. NATIVA si impegna a a essere parte attiva di questo processo.

Photo credits: Alexandre Brum/ G20