Florim raggiunge la certificazione B Corp e afferma la propria leadership, fondata su una consolidata strategia di sostenibilità.
Un traguardo straordinario, in particolare per un’azienda manifatturiera attiva in un settore ad alta intensità di energia e risorse come quello della ceramica. Florim, azienda leader che da quasi 60 anni produce superfici ceramiche per le esigenze dell’edilizia, dell’architettura e dell’interior design, ha raggiunto la certificazione B Corp.
Un risultato raggiunto in continuità ad un percorso lungo decenni. Il Gruppo di Fiorano Modenese, che conta circa 1.400 dipendenti nel mondo e un fatturato di oltre 400 milioni di euro, nel marzo 2020 aveva già scelto lo status giuridico di Società Benefit, adottando un nuovo scopo all’interno del proprio statuto: l’impegno a produrre, oltre al profitto per gli azionisti, un impatto positivo sulla società e sulla biosfera.
Oggi dunque il “Modello Florim” è esemplare, perché integra lo status di Società Benefit con la certificazione B Corp e la strategia di innovazione sostenibile, diventando un elemento fondamentale per la competitività dell’azienda e un riferimento per l’intera Industry.
Questo successo è stato raggiunto con il supporto di Nativa, che continuerà ad affiancare Florim nel suo percorso strategico di miglioramento del profilo di sostenibilità nel corso dei prossimi mesi.
Insomma, un ulteriore traguardo che consolida una visione, un modo evoluto di fare impresa verso una sostenibilità sempre più profonda, nel momento in cui il mondo prende consapevolezza dell’imperativo di un cambio di modello in cui le aziende diventano protagoniste nel rigenerare la società e il pianeta.
“Florim rappresenta un assoluto caso di eccellenza. La decisione di diventare Società Benefit è coincisa con l’impegno a misurarsi con gli standard (Benefit Impact Assessment – BIA) dell’ente non profit B Lab, valutando le proprie performance ambientali, socieli ed economiche. . Florim è un esempio per tutto il comparto della ceramica e un faro che indica la via per una indispensabile evoluzione sostenibile di tutto il Made in Italy”. Eric Ezechieli, co-founder di Nativa