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É uscito il primo Legacy Report del Giro d’Italia

Qual è la ragione e lo scopo fondamentale per cui esiste il Giro d’Italia? E soprattutto, che cosa resta di un grande evento ciclistico dopo che si è corsa l’ultima tappa ed è stata consegnata l’ultima maglia rosa? In poche parole, qual è la Legacy che il Giro d’Italia vuole lasciare nel tempo?

Sono queste le domande a cui vuole rispondere il primo Legacy Report sul Giro d’Italia, pubblicato oggi da RCS Sport. Un documento, redatto da NATIVA, che si propone di mappare l’impatto di un grande evento come il Giro d’Italia e di porre le basi per il miglioramento futuro.

L’analisi, che abbiamo effettuato attraverso il Regenerative Event Framework (di cui abbiamo parlato qui), considera oltre 150 parametri di sostenibilità e ha coinvolto progressivamente il vasto ecosistema dell’evento (organizzazione interna, partner, sponsor, atleti, spettatori e comunità locali), attraverso incontri, interviste, survey anonime, sopralluoghi, audit on site e il monitoraggio delle informazioni pubbliche.

Perché l’obiettivo non è solo quello di riportare dei dati, ma anche far emergere le prospettive, le storie, i racconti e le testimonianze delle e degli stakeholder dell’evento, il cui coinvolgimento è fondamentale per progettare un effettivo percorso di evoluzione sistemico.

I risultati sono riportati partendo dal Profilo di Rigenerazione, che considera 5 aree di impatto dell’evento rilevanti per la sostenibilità: Resilienza climatica, Circolarità, Capitale naturale, Benessere, Felicità e salute, Educazione e coinvolgimento.
Per ogni area, sono evidenziati non solo i numeri chiave d’impatto basati sui dati raccolti, ma anche le sfide (non solo per l’evento stesso ma per tutto il settore), le Azioni Rigenerative (ovvero gli aspetti di massimo impatto positivo), le direzioni di miglioramento e gli impegni di RCS Sport per la prossima edizione e infine le storie dall’ecosistema.

Tra gli elementi rilevanti emersi troviamo:

Per l’asse della resilienza climatica, che valuta la misura e la gestione delle emissioni di gas clima-alteranti:

    • SFIDE: l’evoluzione della logistica del Giro è una sfida che riguarda l’evoluzione dei mezzi di trasporto utilizzati. Un primo passo in questa direzione è stata la stima delle emissioni complessive emesse da più di 800 mezzi coinvolti durante tutto il Giro d’Italia, pari 1.184.325 Kg di CO2 equivalente.
    • AZIONE RIGENERATIVA: il Giro E, la corsa con biciclette a pedalata assistita che si svolge sulle strade e nei giorni della Corsa Rosa, funge da laboratorio di innovazione, testando metodologie per ridurre gli impatti ambientali, e come un mezzo di comunicazione efficace per la promozione di buone pratiche e la condivisione di concetti inerenti alla sostenibilità. Nel 2023 sono stati infatti risparmiati 2.321,51 kg di CO2, equivalenti all’assorbimento di 128 alberi in un anno, grazie all’utilizzo di un parco auto di 5 veicoli elettrici; sono stati installati 16 pannelli solari sopra gli stand espositivi del villaggio del Giro E; è stato neutralizzato l’equivalente dell’inquinamento generato dal passaggio di più di 3.500 auto nel raggio di 150 metri dalle stesse con il nuovo tessuto “theBreath8” per le comunicazioni pubblicitarie; inoltre più del 50% del  packaging utilizzato per il catering era biobased, riciclato e con certificazione FSC.
    • IMPEGNI 2024: il Giro si impegnerà a coinvolgere tutti gli attori principali affinché siano più consapevoli dell’ambizione rigenerativa dell’evento e possano contribuire al suo raggiungimento, monitorando e riportando i propri spostamenti e consumi di energia. Un’azione che permetterà di migliorare il calcolo delle emissioni.

 

 

Per l’asse della circolarità, che misura l’adozione di modelli circolari di uso delle risorse (materiali, rifiuti, etc), sia nelle fasi di progettazione che di svolgimento dell’evento:

    • SFIDE: la sfida principale è il coinvolgimento diretto di tutti gli sponsor e fornitori in ottica di coevoluzione e design circolare dell’evento.
    • AZIONE RIGENERATIVA: dal 2016 RCS Sport e Cooperativa E.R.I.C.A. collaborano per ridurre l’impatto del Giro sulle località coinvolte, attraverso il monitoraggio e la corretta gestione dei rifiuti (nel 2023, dei 75.367 kg di rifiuti prodotti, l’83% è stato separato e inviato a riciclo), inclusa la raccolta dei rifiuti degli atleti in zone dedicate. Inoltre, il 100% delle maglie simbolo del Giro sono fornite da Sitip in tessuti riciclati prodotti con sostanze chimiche a basso impatto ambientale.
    • IMPEGNI 2024: il Giro si impegnerà a creare e condividere con gli sponsor e i fornitori delle linee guida per scegliere alternative sostenibili per la produzione di materiale brandizzato, gadget e packaging, promuovendo maggior consapevollezza sulla scelta di materiali in base alla loro provenienza e sulla possibilità di dare seconda vita ai rifiuti attualmente smaltiti come indifferenziati.

 

 

Per l’asse del capitale naturale, che misura gli impatti sugli ecosistemi e la biodiversità:

    • SFIDE: il Giro può essere leader non solo nella valorizzazione degli ecosistemi antropizzati, ma anche nel monitoraggio e gestione dei potenziali impatti sugli ecosistemi naturali attraversati, integrando questi aspetti nel processo decisionale di selezione del suo percorso, nella valutazione delle possibili conseguenze, nella mitigazione degli eventuali impatti negativi e nella sensibilizzazione del pubblico. 
    • AZIONE RIGENERATIVA: ci sono rilevanti collaborazioni e partnership con Treedom e Viessmann per finanziare progetti agroforestali, che nel 2023 hanno permesso di piantare oltre 2800 alberi in diverse zone del mondo.
    • IMPEGNI 2024: il Giro si impegnerà a impostare un sistema di analisi preliminari dei siti per verificare la presenza di aree sensibili dal punto di vista naturalistico, a implementare un sistema di misurazione degli impatti sul capitale naturale e a valutare il passaggio attraverso aree degradate per supportare la riqualificazione del territorio.

 

 

Per l’asse benessere, felicità e salute, che considera la generazione di benessere per tutte le persone coinvolte, in particolare i partecipanti, le comunità locali e i lavoratori:

    • SFIDE: una sfida per le grandi gare ciclistiche è quella di scegliere le tappe in base alle possibilità di sviluppo e valorizzazione economica, sociale e ambientale dei territori coinvolti.
    • AZIONE RIGENERATIVA: attraversando 14 Regioni italiane e 37 città di tappa di partenza o arrivo il Giro promuove e valorizza intenzionalmente il territorio italiano nel mondo, aumentando di conseguenza il flusso turistico e gli introiti nelle zone coinvolte. Nel 2023 sono state infatti coinvolte 1049 strutture ricettive dai comitati organizzatori per un totale di 32.902 pernottamenti delle persone di RCS e 2.923.250 euro di introiti per gli hotel delle città di tappa. Inoltre, considerando la generazione di benessere per le persone di RCS, l’80% dei lavoratori di RCS Sport coinvolti nell’organizzazione del Giro d’Italia si ritengono felici e soddisfatti sul lavoro.
    • IMPEGNI 2024: RCS si impegna ad aumentare l’accessibilità dell’evento, tramite l’abbattimento delle barriere architettoniche e lo sviluppo di nuovi servizi, a creare percorsi di crescita e miglioramento del benessere delle persone che lavorano all’evento e a monitorare l’impatto economico sui territori attraversati dal Giro. 

 

 

Per l’asse educazione e coinvolgimento, che misura la promozione di comportamenti sostenibili, la sensibilizzazione e l’attivazione dell’impegno individuale:

    • SFIDE: il Giro d’Italia ha la possibilità di raggiungere e sensibilizzare milioni di spettatori, e centinaia di istituzioni, contribuendo ad accelerare la transizione e la ricerca di nuove soluzioni alle sfide di sostenibilità nel settore degli eventi e oltre. La sfida sta proprio nel riuscire a coinvolgere tutti gli stakeholder partendo dalla definizione di obiettivi comuni e definendo gli step per evolvere verso una direzione comune.
    • AZIONE RIGENERATIVA: il Giro permette di promuovere iniziative per creare una cultura condivisa relativa all’ambizione rigenerativa dell’evento e alla sostenibilità in generale, ad oggi soprattutto grazie al Giro E e iniziative di coinvolgimento delle comunità locali, come la Pedalata Rosa (3500 partecipanti solo per la tappa di Roma), Biciscuola e la Cycling Cup.
    • IMPEGNI 2024: RCS si impegna a garantire la formazione dei lavoratori su aspetti sociali e ambientali rilevanti e coinvolgere i fornitori e gli sponsor nella pianificazione della prossima edizione in ottica sostenibile.

Il Legacy Report rappresenta quindi uno strumento attraverso cui raccontare il proprio percorso, gli impatti dell’evento misurato e gli impegni futuri. Un lavoro che può e deve ripetersi negli anni successivi, per verificare l’implementazione dei miglioramenti e alzare continuamente l’asticella. Non solo per misurare e migliorare gli impatti del proprio evento, ma anche per ispirare tutto il settore dello sport e dei grandi eventi a collaborare per promuovere un cambiamento a livello sistemico e generare un impatto positivo per tutte le persone  e il Pianeta.

Un salto evolutivo importante per RCS Sport, come dichiarato da Paolo Bellino, Managing Director RCS Sport: 

Quale è il valore che possiamo creare per tutti gli attori con cui entriamo in contatto, con l’ecosistema di cui gli eventi sono parte? Come facciamo a fare in modo che il “dopo” sia migliore del “prima”? Come possiamo rendere queste manifestazioni un amplificatore e un megafono del meglio che il nostro Paese può offrire? Crediamo che oggi queste siano domande fondamentali che si devono porre non solo gli organizzatori di grandi eventi sportivi come noi, ma tutti i principali attori del mondo economico, politico e delle istituzioni. 

Puoi scoprire e sfogliare il Report con l’analisi integrale scaricandolo a questo link.

Photo credits: LaPresse

Qual è la ragione e lo scopo fondamentale per cui esiste il Giro d’Italia? E soprattutto, che cosa resta di un grande evento ciclistico dopo che si è corsa l’ultima tappa ed è stata consegnata l’ultima maglia rosa? In poche parole, qual è la Legacy che il Giro d’Italia vuole lasciare nel tempo?
Sono queste le domande a cui vuole rispondere il primo Legacy Report sul Giro d’Italia, pubblicato oggi da RCS Sport. Un documento, redatto da NATIVA, che si propone di mappare l'impatto di un grande evento come il Giro d’Italia e di porre le basi per il miglioramento futuro.
L’analisi, che abbiamo effettuato attraverso il Regenerative Event Framework considera oltre 150 parametri di sostenibilità. I risultati sono riportati partendo dal Profilo di Rigenerazione, che considera 5 aree di impatto dell’evento rilevanti.
Per ogni area, sono evidenziati non solo i numeri chiave d’impatto basati sui dati raccolti, ma anche le sfide (non solo per l’evento stesso ma per tutto il settore), le Azioni Rigenerative (ovvero gli aspetti di massimo impatto positivo), le direzioni di miglioramento e gli impegni di RCS Sport per la prossima edizione e infine le storie dall’ecosistema.
Il Legacy Report rappresenta quindi uno strumento attraverso cui raccontare il proprio percorso, gli impatti dell’evento misurato e gli impegni futuri. Un lavoro che può e deve ripetersi negli anni successivi, per verificare l’implementazione dei miglioramenti e alzare continuamente l’asticella.
Non solo per misurare e migliorare gli impatti del proprio evento, ma anche per ispirare tutto il settore dello sport e dei grandi eventi a collaborare per promuovere un cambiamento a livello sistemico e generare un impatto positivo per tutte le persone  e il Pianeta.
Quale è il valore che possiamo creare per tutti gli attori con cui entriamo in contatto, con l’ecosistema di cui gli eventi sono parte? Come facciamo a fare in modo che il “dopo” sia migliore del “prima”? Come possiamo rendere queste manifestazioni un amplificatore e un megafono del meglio che il nostro Paese può offrire?