Presentati i risultati della prima analisi degli statuti di oltre 3600 aziende
Sono stati pubblicati i risultati della seconda parte della Ricerca Nazionale sulle Società Benefit, frutto della collaborazione tra NATIVA, Research Department di Intesa Sanpaolo, InfoCamere, Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova, Camera di commercio di Brindisi-Taranto e Assobenefit. Un gruppo di partner di esperti sul tema che nella prima parte dello studio ha già analizzato l’evoluzione economico-patrimoniale delle Società Benefit, confrontandone l’andamento con quello di un insieme di aziende tradizionali.
Ora, il nuovo studio, realizzato anche tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, scandaglia per la prima volta tutti gli statuti delle Società Benefit italiane, identificando e categorizzando le 18.618 finalità di beneficio comune in essi contenuti. Evidenziando gli impegni concreti e pubblici che queste aziende hanno assunto nei confronti delle persone, delle comunità e dell’ambiente.
Tra i tanti risultati emerge che:
- Il 32,5% delle finalità di beneficio comune è incentrato sull’impatto verso la comunità locale e il territorio. Un approccio che, riprendendo il motto olivettiano, si può tradurre con il principio che «L’impresa è Comunità».
- Più della metà degli impegni (51,9%) si focalizza nell’area sociale, seguita da ambiente e governance.
- 8 Società Benefit su 10 hanno indicato almeno una finalità materiale secondo gli standard SASB, dimostrando consapevolezza su quali siano i fattori critici globali per aumentare l’impatto positivo nel proprio settore. ll dato aumenta al crescere della dimensione aziendale.
I risultati integrali della Ricerca, parte 1 e 2, sono disponibili qui.
Sei interessato/a ad approfondire come diventare una Società Benefit e quali sono i vantaggi e i requisiti di questa trasformazione per le aziende? Il nostro team è a tua disposizione. Scrivici!