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JOVA BEACH PARTY: un’ambizione di Rigenerazione

Il Jova Beach Party ha scelto NATIVA per la misura dei propri impatti sociali e ambientali, con la volontà di migliorarsi nel tempo e ambire a rigenerare le persone, le comunità e l’ambiente.

 

Jova Beach Party nasce non come un semplice concerto, ma come una vera e propria festa che vuole anche essere un momento di condivisione e consapevolezza sull’importanza di rispettare il Pianeta ed educare a un uso (e riuso) consapevole dei materiali.

Per delineare come l’evento possa diventare una forza in grado di rigenerare le persone, le comunità e l’ambiente, Jova Beach Party e Trident, produttore del Jova Beach che produce gli spettacoli di Lorenzo da oltre trent’anni, hanno scelto il supporto di NATIVA. ​​Il progetto è mirato alla misura e gestione degli impatti degli spettacoli e fornisce a Jova Beach Party gli strumenti per essere in grado di creare valore per l’ambiente, le persone e le comunità e quindi tendere verso paradigmi rigenerativi.

In particolare come NATIVA:

    • abbiamo lavorato per definire la Regenerative Ambition di Jova Beach Party, come obiettivo che guidi tutte le scelte ed azioni, e realizzare il Manifesto co-creato con gli stakeholder, come riferimento operativo per tutta la ‘macchina organizzativa’;
    • stiamo misurando gli impatti sociali e ambientali, a 360 gradi, di tutto il tour;
    • progetteremo un piano di miglioramento che include sia azioni implementabili nell’immediato che nel futuro.

L’approccio utilizzato si basa sull’analisi sistemica a 360 gradi di tutti gli impatti generati, guardando anche le interazioni tra di loro. Il modello di misura si basa su oltre 20 anni di esperienza nell’applicare solidi modelli internazionali e riconosciuti, primi tra questi: 

    • il B Impact Assessment, strumento utilizzato da 200.000 aziende nel mondo per misurare i propri impatti; 
    • gli obiettivi di sviluppo sostenibile Sustainable Development Goal 2030 del Global Compact delle Nazioni Unite; 
    • i principi di sostenibilità del Framework For Strategic Sustainable Development sviluppato dalla NGO The Natural Step a partire dal 1989; 
    • i bisogni umani fondamentali catalogati dall’economista Manfred Max-Neef – Human Scale Development. Questo ci aiuta a strutturare la misurazione degli impatti legati al benessere delle persone, distinguendo ‘bisogni’ dai ‘soddisfattori’ degli stessi e analizzando se i bisogni delle persone sono soddisfatti, o invece ostacolati;
    • la valutazione secondo i parametri dei più autorevoli e diffusi standard di certificazione ambientale e sociale

Tutte le azioni del progetto si sono svolte partendo dal concetto di Rigenerazione che significa “dare più di quello che si prende”, considerando oltre agli aspetti economici delle attività anche quelli sociali e l’ambiente. Un concetto scientificamente complesso che si sta studiando a fondo che, nel contempo, può diventare un principio guida per l’organizzazione e gestione di eventi come quelli del Beach Party di Jovanotti.

Proprio intorno a questo concetto è nata l’ambizione del Jova Beach Party, ovvero quella di “essere fonte di una nuova energia rigenerativa che trasforma le persone e le riconnette fra di loro e con la Natura”.  Una frase di ispirazione non solo per tutta l’industry e ma anche per milioni di italiane e italiani.

 

 

 

 

 

 

Jova Beach Party nasce non come un semplice concerto, ma come una vera e propria festa che vuole anche essere un momento di condivisione e consapevolezza sull’importanza di rispettare il Pianeta.
Per delineare come l’evento possa diventare una forza in grado di rigenerare le persone, le comunità e l’ambiente, Jova Beach Party e Trident hanno scelto il supporto di NATIVA per misurare e gestire gli impatti degli spettacoli.
Tutte le azioni del progetto si sono svolte partendo dal concetto di Rigenerazione. Proprio intorno a questo concetto è nata l’ambizione del Jova Beach Party, ovvero quella di “essere fonte di una nuova energia rigenerativa che trasforma le persone e le riconnette fra di loro e con la Natura”.
Credits: Michele Maikid Lugaresi