Siamo al Cosmoprof Worldwide di Bologna, l’evento più importante al mondo nel settore della bellezza professionale.
Il trend della sostenibilità è sempre più tangibile: la “Green Beauty” ammonta già a 950 milioni di euro, pari al 9% delle vendite totali della cosmetica in Italia ed è in rapida crescita. Sette consumatori su 10 sono alla ricerca di prodotti sostenibili e preferiscono aziende etiche.
Tra più di 2.800 espositori e migliaia di visitatori spiccano delle aziende speciali.
Padiglione 21. Parte il Talk Show ospitato da Cosmetica Italia che affronta l’ineludibile svolta della Sostenibilità.
Matteo Locatelli di Pink Frogs a capo del gruppo di lavoro sulla sostenibilità di Cosmetica Italia, introduce il viaggio. E’ urgente che ognuno parta al più presto, a proprio modo, ma parta. Il percorso potrebbe cambiare e adattarsi ai nuovi scenari emergenti, ma l’obiettivo rimarrà lo stesso.
Modera il Prof. Fabio Iraldo dell’Università Bocconi: Come l’essere sostenibili diventa motore di innovazione? Quali le aspettative del mercato? C’è un consenso diffuso attorno a questo tema?
La parola passa agli “Esperti”: Nativa ed RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil) . Spesso la sostenibilità è associata ad una negazione: “Senza Parabeni” “Senza Olio di Palma”. Oggi però gli esperti non ammoniscono, ma raccontano cosa è possibile fare: riscoprire la bellezza attraverso uno scopo. Nuovi paradigmi che tendono ad una rigenerazione del pianeta e promuovono il benessere delle persone.
Inge Van Der Sluijts di RSPO racconta di quando gli agricoltori di Olio di Palma trovano una via migliore.
Nativa, come Country Partner per l’Italia di B Lab parla del modello di business delle B Corp e di come avviene nella pratica il processo di innovazione sostenibile.
Fondamentale è la fase di training ed il coinvolgimento degli stakeholder, a partire dai fornitori. Il bello è che la vocazione diventa contagiosa e quando persone motivate e creative si mettono insieme a progettare un prodotto sostenibile i risultati sono straordinari. Questo tipo di innovazione viene premiata dal mercato.
La parola alle aziende: Davines, Antica Erboristeria, Fratelli Carli, Natura e Benessere, Pink Frogs, Reynaldi.
Siamo rapiti dai racconti di viaggio di imprenditori che hanno messo per vocazione la sostenibilità al centro del proprio piano strategico e delle proprie scelte quotidiane.
Benoit Doithier/ Serena Stoppoloni – Antica Erboristeria: “Abbiamo integrato nel nostro statuto gli obiettivi di impatto che desideriamo raggiungere. Le Benefit Corporation hanno tutte storie diverse, ma sono accomunate dagli stessi valori e dalla stessa voglia di generare un impatto positivo e significativo senza alcuna esitazione. Passione e consapevolezza le guidano a portare un beneficio globale al territorio e alla comunità, ciascuna azienda a modo suo.”
Sonia Ziveri – Davines: “Come B Corp abbiamo firmato un Accordo di Interdipendenza, un atto formale ma anche sostanziale perché si entra a far parte di un movimento.”
Domenico Scordari – N&B /Natura & Benessere: “Con il BIA ci siamo misurati per comprendere meglio su quali aspetti intervenire per essere realmente sostenibili non solo nel processo produttivo ma anche nei comportamenti verso le persone. In questo modo la propria vocazione alla Sostenibilità diventa più credibile.”
Marco Piccolo – Reynaldi: “Siamo tra le prime Società Benefit in Italia. Aspiriamo a diventare la prima azienda cosmetica a zero emissioni. Quello che ci caratterizza maggiormente però è l’impatto sociale. Grazie al nostro progetto oggi nel Burkina Faso 25 donne producono e vendono burro di karitè a prezzi europei. Per noi il profitto non è il primo punto. Vogliamo creare relazioni importanti. Anche chi avvita i tappi sa che non sta solo avvitando un tappo, ma che è parte di un progetto che porterà qualcuno a stare meglio. E nel frattempo diventiamo sempre più profittevoli rispetto alla media di settore”.
Lucio Carli – Fratelli Carli – Mediterranea: “Siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo. Il Laboratorio della Bellezza è impegnato sempre per offrire il massimo ai propri clienti. La massima qualità è sostenibile.”
Alla fine dell’incontro ci colpiscono le parole di Amanda Whitmore, giovane imprenditrice americana che sta fondando la sua linea di cosmetici Bio in Italia: “Ho assistito a diversi incontri sulla sostenibilità nella cosmetica ed erano molto tecnici. Questo è stato diverso: qui c’era una storia, qui c’era il cuore”.